i colossi dei video game si affidano hai psicologi :( ,chiedono a delle equipe di esperti di valutare il gioco, e di certificarlo prima di lanciarlo su larga scala,un modo,spiega Giorgio Ianelli,direttore marketing della Atari Italia,per garantire le famiglie di stare tranquille,questa iniziativa di Atari,riguarda solo "BeyBlad"uscito da poco,le case produttrici di video game,si stanno mettendo sulla stessa strada,Nintendo ecc,in tal caso non ci sono leggi che impediscono,la produzione di video game,chiamiamoli violenti,facciamo un'esempio,un gioco come vice city,non appartiene al genere educativo :( ,per questo motivo,dopo le varie proteste mandate avanti dai professori,maestri di scuole, movimento dei genitori, e la commissione bicamerale dell'infanzia,che hanno chiesto che venga affisso un bollino rosso sui giochi ritenuti violenti , prima che qualche legge venga approvata,le case produttrici si parano il ........[questo a mio avviso


