9/11/2001
Inviato: 11 set 2003 15:47
MIA COUTO ha scritto: Signor Presidente,
sono uno scrittore di una nazione povera, un paese che è già stato incluso nella vostra lista nera. Milioni di mozambicani ignorano che male vi abbiano fatto. Siamo piccoli e poveri: che minaccia possiamo rappresentare? La nostra arma di distruzione di massa, in fondo, è rivolta verso di noi: è la fame, la miseria.
Ebbene io, povero scrittore di un povero paese, ho fatto un sogno. Come Martin Luther King una volta sognò che l' America era la nazione di tutti gli americani. Ho sognato che non ero un uomo, ma un Paese. Sì, un Paese che non riusciva a dormire perchè viveva spaventato da cose terribili. Quel timore mi ha portato ad esprimere una richiesta che, nel sogno, aveva a che vedere con Lei, caro Presidente.
Esigevo che gli Stati Uniti d'America procedessero con l'eliminazione delle loro armi di distruzione di massa. Esigevo inoltre che ispettori delle Nazioni Unite fossero inviati nel vostro Paese. (...)
I fatti che alimentavano il mio sospetto purtroppo erano reali, e non prodotti dal sogno. La lista è così lunga che ne sceglierò soltanto qualcuno. Eccoli:
1. Gli Stati Uniti sono l'unica nazione al mondo che ha lanciato bombe atomiche su altre nazioni; il suo Paese è stato l'unico ad essere condannato per "uso illegittimo della forza" dal Tribunale Internazionale di Giustizia;
2. Forze americane hanno istruito e armato fondamentalisti islamici fra i più estremisti (compreso il terrorista Bin Laden) col pretesto di rovesciare gli invasori russi in Afganistan;
3. Il regime di Saddam Hussein è stato appoggiato dagli Stati Uniti mentre metteva in atto le peggiori atrocità contro iracheni (compreso il massacro dei curdi con i gas nel 1998);
4. Come molti altri dirigenti legittimi, l'africano Patrice Lumumba venne assassinato con l'aiuto della Cia (fu arrestato e torturato, poi gli spararono in testa e il suo corpo venne sciolto nell'acido cloridrico);
5. Come tanti altri fantocci, Mobutu Seseseko venne posto al potere da vostri agenti, e concesse speciali servizi allo spionaggio americano: il quartier generale della Cia in Zaire è stato il più esteso in Africa. La dittatura brutale di questo zairese non ha meritato nessuna denuncia da parte degli Stati Uniti fino all¹abbandono del paese nel 1992 poiché era cessata la convenienza.
5. L'invasione di Timor Est da parte dei militari indonesiani ha ottenuto l'appoggio degli Stati Uniti (...)
6. Il vostro paese ha dato ospitalità a criminali come Emanuel Constant uno dei leader più sanguinari di Tahiti le cui forze paramilitari hanno massacrato migliaia di innocenti. Constant fu giudicato nella latitanza e le nuove autorità sollecitarono la sua estradizione.
7. Nell'agosto del 1998, le forze aeree degli Stati Uniti hanno bombardato in Sudan una fabbrica di medicinali, chiamata Al-Shifa. Un errore? No, si trattava di una rappresaglia in seguito agli attentati di Nairobi e Dar-es-Saalam.
8. Nel dicembre 1987 gli Stati Uniti furono l¹unico paese (insieme ad Israele) a votare contro una mozione di condanna del terrorismo internazionale. Malgrado ciò la mozione fu approvata con il voto di 153 paesi.
9. Nel 1953 la CIA aiutò a preparare il colpo di Stato contro l'Iran che determinò il massacro di migliaia di comunisti del Tudeh. La lista dei colpi di Stao organizzati dalla CIA è ben lunga.
10. Dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, gli Stati Uniti hanno bombardato: la Cina (1945-1946), la Corea e la Cina (1950-1953), il Guatemala (1954), l'Indonesia (1958), Cuba (1959-1961), il Guatemala (1960), il Congo (1964), il Perù (1965), il Laos (1961-1973), il Vietnam (1961-1973), la Cambogia (1969-1970), il Guatemala (1967-1973), Granada (1983), il Libano (1983-1984), la Libia (1986), Salvador (1980), il Nicaragua (1980), l'Iran (1987), Panama (1989), l'Iraq (1990-2001), il Kuwait (1991), la Somalia (1993), la Bosnia (1994-1995), il Sudan (1998), l'Afganistan (1998), la Jugoslavia (1999).
11. Azioni di terrorismo biologico e chimico furono messe in pratica dagli Stati Uniti: l¹agente orange e gli altri defolianti in Vietnam, il virus della peste contro Cuba che per anni ha devastato la produzione suina di quel paese.
Svegliandomi, sono passato dall'incubo del sonno a quello della realtà. La guerra che Lei, Signor Presidente, si è ostinato a voler intraprendere, ci potrà liberare da un dittatore. Ma diventeremo tutti più poveri. Affronteremo maggiori difficoltà nelle nostre già precarie economie e avremo meno speranza in un futuro governato dalla ragione e dalla morale. Avremo meno fiducia nella forza regolatrice delle Nazioni Unite e nelle convenzioni del diritto internazionale. Resteremo, alla fine, più soli e abbandonati. (...)
Signor Presidente, l'Iraq non è Saddam. Sono 22 milioni di madri e figli, e di uomini che lavorano e sognano, come fanno i comuni nordamericani. (...)
Alla fine, ci libereremo di Saddam. Ma continueremo ad essere prigionieri della logica della guerra e dell'arroganza. Non voglio che i miei figli (né i suoi) vivano dominati dal fantasma della paura. E che pensino che, per vivere tranquilli, abbiano bisogno di costruirsi una fortezza. E che saranno solo al sicuro quando dovranno spendere fortune in armamenti.
Il vescovo americano Monsignor Robert Bowan, le ha scritto, alla fine dell'anno scorso, una lettera intitolata: "Perchè il mondo odia gli Stati Uniti?". Bowan, vescovo della chiesa cattolica della Florida, ha combattuto in Vietnam. Sa cos'è la guerra, e ha scritto: "Siamo obiettivo dei terroristi perchè, nella maggior parte del mondo, il nostro governo ha difeso la dittatura, la schiavitù e lo sfruttamento degli esseri umani. Siamo obiettivo dei terroristi perchè siamo odiati. E siamo odiati perché il nostro governo commette cose odiose". (...)
La maggior minaccia che incombe sull'America non sono gli armamenti degli altri. E' l'universo di menzogne che si è creato intorno ai vostri cittadini. Il pericolo non è il regime di Saddam, nè nessun altro regime. Bensì il sentimento di superiorità che sembra animare il suo governo. Il suo nemico principale non è fuori. E' dentro agli Stati Uniti. Io vorrei poter festeggiare la caduta di Saddam Hussein. E festeggiare con tutti gli americani. Ma senza ipocrisia, senza argomenti ad uso di minorati mentali.
Perchè noi, caro presidente Bush, noi, popoli dei paesi piccoli, abbiamo un'arma di costruzione di massa: la capacità di pensare.
geink ha scritto:si pensavo anche io che fosse un pò troppo spinto il mio messaggio hai fatto bene,però non riposto perchè sarebbe uguale identico!![]()
cmq si ricordiamo le nostre vittime :sad:
si da questo punto di vista sono orientati al servizio della patria e alla loro religione a tal punto di uccidere milioni di persone! :(Pietro ha scritto:si è vero hanno na cultura di merd@ da un punto di vista xò hanno le palle @@ quadr....esagonali