rEdCiRcLe ha scritto:Mi sono sempre chiesto una cosa: chi si schiera dalla parte della legalizzazione elenca i (provati) pregi della cannabis e le molteplici qualità che possiede, minimizzando se non completamente smentendo tutti gli effetti collaterali del fumarsela. Dall'altra parte invece ci sono sempre altre persone che si schierano portandola all'altare come uno dei mali del disagio giovanile e non. Io ho fumato pochissimo e quindi di esperienza ne ho praticamente zero, non ho letto libri e non sono un medico. Chi mi spiega però il perchè di tutti quegli amici che fumavano regolarmente (e basta) una cannetta al giorno quando eravamo alle superiori e adesso quando li incontri, certo non sono dei ritardati, ma cmq vivono in un loro mondo parallelo al tuo e all'università non combinano un kez? Non dico che fumare cannabis ti porti ad essere un vegetale, ma un discreto rincoglionito si. Sono io che ho preso dei soggetti che casualmente sono in questo stato per altri fattori o è effettivamente così?
P.s.: se non fa male teoricamente si potrebbe fumare anche una cannetta o due al giorno senza avere nessun problema nervoso o cerebrale, o sbaglio?
Qualcuno porti luce :smoke2
rEd
la cosa che mi sorge spontanea è: sicuro che fumassero cannabis e basta? :roll:
il passaggio dalla cannabis alle droghe pesanti avviene sovente in soggetti che si avvicinano alla cannabis con l'atteggiamento tipico del tossicodipendente, esattamente come accade ai potenziali alcolizzati

è l'atteggiamento sbagliato a causare conseguenze nefaste, esattamente come con il cibo, con gli psicofarmaci, con... beh, credo di essere l'unico [mi auguro per lo meno] che possa parlare per esperienza, qui

gli effetti collaterali della cannabis, da parte mia, non li minimizzo: il fatto è che
non sono quelli che ho letto elencati... l'arteriosclerosi no di certo, altrimenti non avrei concluso brillantemente quattro anni di liceo classico, nonostante tutti i problemi che ho avuto [di altra natura] :roll: né tantomeno fra questi effetti collaterali è inclusa la dipendenza fisica [quella psicologica forse, ma è la stessa del caffé, esattamente come affini al caffé sono i problemi]: gli effetti negativi sono legati essenzialmente alla circolazione, perché la cannabis dà tachicardia e correlato a questo c'è il problema dell'emicrania che è dovuto alla pressione sulle tempie

un'altra cosa che ti dà la cannabis è un profondo senso della realtà: sì, può sembrare strano, ma è il contrario di quello che si dice in giro... anche un medico del San Raffaele l'aveva pubblicamente annunciato alla televisione: la cannabis aumenta notevolmente la percezione sensoriale, quindi la vista, il tatto, l'udito e il gusto sono notevolmente acutizzati [il fumatore di cannabis può di conseguenza mettersi al volante, al contrario dell'alcolista]... ed è verissimo, infatti la musica troppo alta spacca le orecchie, il sesso è notevolmente migliore [ma ciò è soggettivo, io dico che a livello fisico è sicuramente più piacevole per il sottoscritto] e la luce accieca... il ché può essere sia positivo che negativo, se vogliamo

altra cosa della cannabis è la secchezza delle fauci: ciò può causare, in caso di mancanza di liquidi, il collasso e non è raro che succeda a soggetti "impreparati", soprattutto in estate. sempre per quanto detto in precedenza, il caldo e il freddo si sentono di più... quindi in inverno si è spinti a coprirsi e in estate anche nudi si può avvertire un certo senso di malessere, se si fuma troppo [esattamente come se si bevono cinque caffé di fila]. il senso di rilassamento dà sonnolenza, stranissimo perché il cuore batte il doppio... questa francamente non me la so spiegare da un punto di vista scientifico... ma è piacevole

la fame è dovuta alle reazioni chimiche del THC e al fatto che avendo il metabolismo accellerato l'intestino "digerisce" e si avverte un senso di vuoto all'altezza dello stomaco. l'hashish, al contrario dell'erba, non compromette l'equilibrio, mentre l'erba dà un senso particolare di vertigine... quindi si è portati a muoversi poco, ma non si ha nausea: il cervelletto funziona a dovere, solo che è come se la forza di gravità aumentasse. fumare con eccessiva frequenza, quantitativi eccessivi, dà problemi non tanto per danneggiamenti al sistema nervoso periferico e/o centrale, quanto per eccessivo sforzo del muscolo cardiaco e per il fatto che il corpo, abituandosi ad un bioritmo differente, è come se si comportasse anche negli intervalli tra un'assunzione e l'altra allo stesso modo di quando è sotto l'effetto di una sostanza psicotropa. il ché non rincoglionisce, ma sicuramente modifica le abitudini dell'organismo [esattamente come succede passando mesi a non dormire... poi riprendere un ritmo sano è difficilissimo... e lo dice chi l'ha provato]. è come con il cibo: un goloso è portato ad abbuffarsi... nulla più

infatti fino a quando non è diventato un problema economico, il caffé era proibito e la cannabis no
asd intitoliamo questo intervento: "tutta la canna, minuto per minuto" :mrgreen: