Microsoft e la sfida della ricerca veloce

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Microsoft e la sfida della ricerca veloce

Messaggio da vincenzo »

Poter Googlare il proprio disco rigido è il sogno di molti. Microsoft propone di realizzarlo presentando la sua nuova barra di ricerca, ma Apple ha un asso nella manica. Guerra di formati



E' abbastanza ironico, ma oggigiorno è più facile trovare qualcosa su Internet che sul proprio computer. Se volete trovare un documento di qualsiasi tipo, in qualunque posto di Internet, che contenga una certa parola o frase, vi basta consultare Google.

Poter usare qualcosa di simile a Google sul proprio disco rigido sarebbe una pacchia, e i produttori di software e sistemi operativi l'hanno capito. Hanno anche capito che offrire questo genere di servizio permette loro di distinguersi vistosamente dalla concorrenza. Per questo il terreno di sfida più conteso in questo periodo è costituito dagli strumenti di ricerca locale.

Microsoft entra nell'arena con la nuova versione del suo MSN Search Toolbar, un programma gratuito (disponibile per ora soltanto in inglese e ovviamente soltanto per Windows) che indicizza il contenuto del disco rigido dell'utente.

Anche Google offre un prodotto analogo per Windows, Google Desktop Search, e lo stesso fanno molti altri nomi di spicco della Rete, come per esempio Yahoo.

Il limite di tutte queste funzioni di ricerca è la gamma di tipi di file che sono in grado di indicizzare. Se un dato che ci serve è sepolto in un file registrato in un formato che non viene gestito dallo strumento di ricerca, non lo troveremo. Quindi più è vasta la gamma di formati gestita, più è utile lo strumento di ricerca.

Praticamente tutti questi strumenti gestiscono i tipi di file più diffusi, in particolar modo quelli di Microsoft Office, i PDF, i metadati nelle immagini, nei brani e nei video, i testi dei messaggi di e-mail. Per molti dei formati non supportati direttamente esiste una vasta gamma di programmi aggiuntivi plug-in.

Chiaramente, agli utenti conviene usare formati di file gestiti dallo strumento di ricerca, e in questo senso la ricerca istantanea è un forte incentivo a preferire i formati Microsoft rispetto alle alternative. In altre parole, offrire gratuitamente uno strumento di ricerca locale è un altro modo per Microsoft di incoraggiare il mantenimento del suo monopolio nei formati e quindi, indirettamente, anche nei sistemi operativi.

Infatti, se per esempio volete o (come capita a me) dovete usare OpenOffice.org al posto di Microsoft Office, vi scontrate con un ostacolo notevole: i formati OpenOffice.org non sono indicizzati da molti di questi strumenti di ricerca locale. Quello di Google è un'eccezione grazie a un plug-in; sotto Mac OS X Tiger c'è l'ottimo plug-in Neolight. Se poi volete uno strumento di ricerca sotto Linux, al momento trovate molti progetti ma poche soluzioni concrete, specialmente se vi serve indicizzare documenti OpenOffice.org.

Il problema di fondo di questi strumenti di ricerca da aggiungere al sistema operativo è che sono pesanti: indicizzare rallenta non poco il computer, al punto che il prodotto Microsoft lavora soltanto durante le pause di attività dell'utente e addirittura nei laptop viene disattivato quando si usa la batteria interna.

E qui sta l'asso nella manica di Apple: Spotlight, la funzione di ricerca del nuovo Mac OS X, è integrata direttamente nel sistema operativo e quindi è molto meno avida di risorse. Sul mio miserrimo iBook, Spotlight non ha alcun peso rilevabile ed ha una velocità impressionante. Aggiungendo il plug-in per i formati OpenOffice.org, ho accesso istantaneo al contenuto indicizzato di tutti i miei documenti (tengo online circa vent'anni di archivio di testi). E quando dico "istantaneo", intendo che quando cambio una parola all'interno di un documento, Spotlight la indicizza istantaneamente mentre sto scrivendo.

Microsoft promette qualcosa del genere per Longhorn, la cui data di pubblicazione continua però a essere rinviata ed è ora prevista per fine 2006. Al momento attuale, se avete estremo bisogno di trovare in fretta un documento sul vostro computer, Apple ha innegabilmente diverse lunghezze di vantaggio sia su Windows, sia su Linux.
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