Utenti Mac inferociti da aggiornamento sbagliato antivirus

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vincenzo
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Utenti Mac inferociti da aggiornamento sbagliato antivirus

Messaggio da vincenzo »

La versione Mac del Norton AntiVirus di Symantec ha giocato un brutto tiro agli utenti della Mela. Un aggiornamento fallato di NAV, infatti, diagnosticava erroneamente la presenza di un programma ostile denominato Hacktool.Underhand, spesso mandando in crash Mac OS X.

Il difetto è stato prontamente corretto, ma molti utenti Mac ne sono rimasti colpiti, arrivando talvolta a dover reinstallare tutto da capo. Anche se il comunicato di Symantec minimizza, la cosa è particolarmente ironica, perché si tratta di un antivirus per Mac OS X, ossia per un sistema operativo che non ha virus significativi a parte qualche oggetto dimostrativo (proof of concept). Gli antivirus per Mac servono infatti fondamentalmente a impedire che un utente Mac, di per sé immune, faccia da vettore agli innumerevoli virus per Windows. Usare un antivirus sotto Mac è quindi una sorta di buona azione a favore degli altri, per la quale è davvero brutto essere puniti.

Questo è il secondo pasticcio combinato dagli antivirus nel giro di un mese: a fine aprile, infatti, toccò a Trend Micro danneggiare i computer degli utenti (colpendo quelli Windows, ben più numerosi). The Register nota che in passato anche BitDefender, Sophos e McAfee hanno causato lo stesso genere di problemi, sia pure in misura meno grave.

E' forse il concetto stesso di antivirus basato sullo scanning, tecnica che richiede aggiornamenti troppo frequenti, a esser messo in discussione. Un modo per uscire da questra trappola dei continui aggiornamenti (che comunque fanno perdere tempo anche quando funzionano) è appunto ricorrere al Mac, ma non è il caso di cullarsi nell'invulnerabilità per chi usa questa piattaforma: in occasione dell'uscita di Tiger, la nuova versione del sistema operativo Apple, è stato presentato un nuovo proof of concept, ossia una dimostrazione di come sia possible "infettare" un Mac.

Usando il browser Safari di Tiger, infatti, è sufficiente visitare col Mac un sito per installare automaticamente un programma. Nel caso specifico, si tratta di un widget (un miniprogramma che vive in una schermata separata del Mac) che viene installato semplicemente visitando con Safari per Tiger il sito dimostrativo (gli altri browser, come Firefox, hanno il buon gusto di chiedere prima di installare). Per eliminarlo è necessario cancellarlo manualmente da Libreria/Widget nella cartella dell'utente.

L'installazione automatica non deve essere possibile, per ovvie ragioni, e consentirla fornisce una porta spalancata per ogni sorta di aggressione. In attesa che Apple si renda conto che stavolta ha toppato, per difendersi dai widget autoinstallanti si può disattivare l'opzione (attiva di default) Apri documenti sicuri dopo il download nella scheda Generale delle Preferenze di Safari.
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